Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona

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Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona

Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona – Mostra temporanea
Committente: Comune di Cremona
Anno: 6 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018
Luogo: Museo Civico Ala Ponzone, Cremona
Curatori: Francesco Frangi, Marco Tanzi, Valerio Guazzoni
Progetto: Bianchini & Lusiardi associati
Ditta allestitrice: Il Modulo di Gamba e c. snc.
Trasporti, movimentazione e installazione delle opere: EXPOTRANS
Abbiamo fatto: progetto di allestimento, progetto grafico e illuminotecnico, progetto e realizzazione video, direzione lavori

La mostra “Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona” dedicata al pittore Luigi Miradori detto il Genovesino, è stata allestita all’interno delle sale del percorso permanente del Museo Civico di Cremona. Dato che la mostra è stata configurata come un percorso dentro il percorso, uno dei temi chiave del progetto di allestimento è stata la definizione di una porta d’ingresso che potesse delimitare percettivamente l’esposizione: l’elemento a cui è stato affidato questo ruolo è stato un grande telaio-fondale, simile a quelli usati in teatro, che da un lato richiamava l’idea della messa in scena e della sostanza effimera delle mostre temporanee, e dall’altro assolveva al ruolo di elemento di passaggio in uno ‘spazio altro’, distinto da ciò che avviene prima e dopo.
Per la sala di apertura la scelta è stata di realizzare contropareti che non hanno separato completamente lo spazio dalla scatola muraria di Sala san Domenico e dalle due grandi tele che non potevano essere rimosse: i setti verticali leggermente staccati dalle pareti e i telai orizzontali posti sulla loro sommità hanno perciò avuto l’importante ruolo di delimitare lo spazio anche in verticale, migliorando la percezione delle opere.
La necessità di realizzare una sequenza di salette che accoglievano opere di piccola dimensione ha rappresentato il secondo tema del progetto: la sala numero tre del museo – un lungo corridoio ininterrotto – è stata frammentata con l’ inserimento di tre portali asimmetrici che hanno riequilibrato larghezza, profondità e altezza creando una successione di spazi fluida e accogliente.
Per la grafica interna alla mostra abbiamo scelto un fondo chiaro e una banda dorata alla sommità di ogni elemento con il testo “Genovesino”; le didascalie ragionate delle opere sono state stampate su lastre verticali rigide che avevano anche la funzione di scandire il ritmo del percorso.

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Bianchini & Lusiardi Associati